I piccoli di squali dalle spalline resisteranno alle future condizioni di acidificazione degli oceani

Studiando embrioni di squali dalle spalline (Hemiscyllium ocellatum) in fase di sviluppo, gli autori di uno studio australiano non hanno riscontrato differenze nella crescita e sopravvivenza in squali allevati secondo le condizioni di acidità correnti, verso quelli cresciuti in condizioni di acidità degli oceani previste per la fine di questo secolo.

Comunque, considerando l’importante ruolo delle branchie degli squali nella correzione dei disturbi del pH, il team pensa che il rischio di morte in oceani più acidi potrebbe essere più alto prima che le branchie degli embrioni siano completamente sviluppate, perché questa è la fase cui gli embrioni possono essere più vulnerabili.

Studi precedenti dei medesimi ricercatori suggeriscono che gli squali dalle spalline, dopo prolungate esposizioni ad elevati livelli di CO2, che simulano un'acidificazione degli oceani, non erano interessati fisiologicamente, in termini di performance metaboliche o, in termini comportamentali, nella ricerca di cibo e riparo.

Anche se, complessivamente, può sembrare una buona notizia per questa specie, le condizioni oceaniche previste rappresentano una grande sfida per i coralli costruttori dei reef che forniscono habitat e riparo a questo genere di squali. Nonostante la loro resistenza, la scomparsa dei luoghi dove ripararsi li renderà vulnerabili come qualsiasi altra specie.

 

Materiali tratti da: https://www.jcu.edu.au/news/releases/2016/march/shark-babies-remain-strong-in-future-acidic-oceans

Will ocean acidification affect the early ontogeny of a tropical oviparous elasmobranch (Hemiscyllium ocellatum)? by Martijn S. Johnson, Daniel W. Kraver, Gillian M. C. Renshaw, and Jodie L. Rummer appears in Conservation Physiology, March 2016.

 https://conphys.oxfordjournals.org/content/4/1/cow003.full


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