Effetti del riscaldamento globale: il 99.8% delle piccole tartarughe verdi marine si sviluppano in femmine

Uno studio, pubblicato nella rivista Current Biology, sulle tartarughe marine verdi che nidificano lungo le spiagge delle isole vicino alla Grande Barriera Corallina australiana, ha rilevato che le tartarughe nate nelle zone più riscaldate dai cambiamenti climatici, sono per il 99,8% femmine.

Le tartarughe nate più a sud, lungo spiagge più fredde, erano solo circa il 65% femmine.

Il risultato non è sorprendente se si conosce un po'della biologia delle tartarughe, ma è comunque allarmante. Le tartarughe marine, come le tartarughe marine verdi (Chelonia mydas) di questo studio, non hanno sessi geneticamente determinati allo stesso modo dei mammiferi. Nelle tartarughe marine, le temperature più fredde producono più maschi, mentre le temperature più calde producono più femmine.

Un uovo, nella sabbia calda, ha maggiori probabilità di far nascere una femmina, mentre un uovo nella sabbia fredda ha maggiori probabilità di produrre un maschio.

Il punto cardine della temperatura in cui una popolazione diventerà per il 50% femmine e per il 50% maschi è basato sulla genetica e varia, tra le diverse specie, e persino i singoli gruppi di nidificazione.

Le tartarughe sembrano individuare i loro periodi di riproduzione nei momenti in cui la sabbia è leggermente più calda della temperature chiave, con conseguente spostamento della popolazione verso le femmine. Ma anche il semplice spostamento, di solo pochi gradi, della temperatura di quel periodo, a mala pena farà comparire un maschio nell'intero gruppo.

I ricercatori hanno sviluppato una nuova tecnica: studiare gli ormoni delle tartarughe. Tuttavia, provare che le temperature hanno effettivamente cambiato la popolazione delle tartarughe si è dimostrato non semplice. Al contrario degli umani le tartarughe non portano segni del loro sesso; i ricercatori non possono dirlo semplicemente osservandole esternamente. E il metodo più semplice - sezionandole - non è in realtà un modo etico per avvicinarsi a una popolazione in via di estinzione.

Un test genetico non offrirà alcuna comprensione del sesso di una determinata tartaruga, dal momento che le tartarughe marine non portano i loro sessi nel codice genetico. Tuttavia i ricercatori hanno scoperto che se avessero portato campioni di plasma sanguigno nel loro laboratorio, avrebbero potuto usare le differenze ormonali per distinguere i maschi dalle femmine.

Non è ancora chiaro, hanno scritto i ricercatori, in che modo esattamente il cambiamento al femminile in natura avrà un impatto sul futuro delle tartarughe marine. I maschi si riproducono molto più spesso delle femmine, ma i ricercatori non sanno fino a che punto i pochi rimasti  possano compensare la scomparsa di tutti i loro fratelli. È anche possibile, secondo i ricercatori, che le femmine cerchino i compagni nei climi più freddi, a sud.

"Lo studio evidenzia la necessità di strategie di gestione immediate, volte a ridurre le temperature di incubazione nelle principali colonie", hanno scritto i ricercatori, "per aumentare la capacità delle popolazioni locali di tartarughe di adattarsi ai cambiamenti nell’ambiente ed evitare il collasso delle popolazioni - o addirittura l'estinzione".

 

Materiali modificati da: https://www.livescience.com/61368-turtle-skew.html?utm_source=ls-newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=20180110-ls

PhotoCredit: State of Queensland 

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