Una fluorescenza verde attrae le alghe simbiotiche verso i coralli

I coralli che costruiscono le barriere coralline non possono sopravvivere senza la simbiosi obbligatoria con i dinoflagellati fotosintetici del genere Symbiodinium, da cui dipendono per la maggior parte della loro energia. 

Gran parte delle specie di corallo acquisisce simbionti dall'ambiente nelle prime fasi della vita, e probabilmente in seguito a un episodio di sbiancamento (cioè la perdita di simbionti in risposta allo stress). Tuttavia, la densità di Symbiodinium sulle barriere coralline è molto bassa. I coralli sono sessili per la maggior parte della loro storia vitale, mentre Symbiodinium è mobile; quindi, un meccanismo per attirare Symbiodinium aumenterebbe notevolmente la probabilità di incontro tra ospite e simbionte

Sebbene sia stato a lungo ipotizzato che i coralli debbano essere in grado di attirare il Simbiodynium vivente, un tale meccanismo doveva ancora essere identificato.

Un nuovo studio condotto dai ricercatori del  Japan's National Institute for Basic Biology and the ARC Centre of Excellence for Coral Reef Studies at James Cook University (Coral CoE) dimostra attraverso una serie di esperimenti che i coralli attirano Symbiodinium usando la loro fluorescenza verde endogena correlata alla Green Fluorescent Protein (GFP).

Symbiodinium ha fototassi positiva e negativa verso luce verde debole e forte viola-blu, rispettivamente. Sul campo, più Symbiodinium sono stati trovati in trappole dipinte con un colorante fluorescente verde rispetto ai controlli. I risultati hanno rivelato l’esistenza di un meccanismo di segnalazione biologica che sta alla base del successo di questa simbiosi che è il componente costitutivo degli ecosistemi delle barriere coralline.

 

Materiali modificati da: Yusuke Aihara el al., "Green fluorescence from cnidarian hosts attracts symbiotic algae," PNAS (2019). www.pnas.org/cgi/doi/10.1073/pnas.1812257116

Journal reference: Proceedings of the National Academy of Sciences

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