Gli occhi dei calamari e i nostri arti originano dagli stessi geni

Guardare un calamaro negli occhi è stranamente come guardarsi allo specchio.

Calamari, polpi e altri cefalopodi si trovano in una parte molto diversa dell'albero dei vertebrati, ma entrambi hanno sviluppato occhi sofisticati che si basano su una lente per mettere a fuoco la luce e fornire una visione eccellente. Questa evoluzione indipendente, di tale complessità, ha confuso i biologi per secoli e ha spinto alla ricerca di indizi su come questo sia potuto avvenire.

 I biologi evolutivi dello sviluppo hanno ora scoperto che i geni che regolano la formazione iniziale delle gambe in noi e in altri vertebrati regolano anche la formazione delle lenti del calamaro. La scoperta è un altro esempio di come la natura recluta geni usati per uno scopo per fare un altro lavoro per il corpo.

 Le lenti del calamaro si formano come membrane extra lunghe, protese verso le cellule oculari specializzate, che si sovrappongono per formare una palla ermetica. Le nostre lenti sono in realtà cellule degradate loro stesse, confezionate con una proteina. Per apprendere come si formano le lenti nel calamaro, i ricercatori hanno seguito attentamente dove, quando e quali geni si attivano e disattivano nel momento in cui gli embrioni del calamaro atlantico (Doryteuthis pealeii), un calamaro comunemente servito come antipasto fritto, si sviluppano.

 I ricercatori hanno riferito su Evolution 2019, che sono rimasti sorpresi nel vedere la rete di regolazione genica per generare gli arti al lavoro in un occhio in via di sviluppo. Ma quando hanno aggiunto una sostanza chimica, chiamata WNT, che inibisce naturalmente questa rete in molti organismi, fino agli embrioni di calamaro, la lente non si è formata. Ciò conferma che questa rete degli arti è anche una rete delle lenti. Il prossimo passo sarò di esaminare esattamente cosa faccia ognuno di questi geni per formare la lente.

 

Materiali modificati da: https://www.sciencemag.org/news/

Photo Credit: KOENIG LAB

 

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