Bioluminescenza da “Cleptoproteine”: i pesci Parapriacanthus ottengono la luciferasi dalla loro preda

Attraverso la loro dieta, gli animali possono ottenere sostanze essenziali per aggiungere caratteristiche speciali, come le tossine nelle farfalle monarca e le sostanze luminescenti nelle meduse. 

Queste sostanze sono in genere piccole molecole perché hanno meno probabilità di essere digerite e possono essere difficili da biosintetizzare per chi le consuma. Un nuovo studio, pubblicato su Science Advances, segnala che il Parapriacanthus ransonneti, un pesce bioluminescente, ottiene non solo la sua luciferina ma anche il suo enzima luciferasi dalla preda costituita da ostracodi bioluminescenti. L'enzima purificato dagli organi bioluminescenti del pesce è risultato identico alla luciferasi di Cypridina noctiluca, un ostracode bioluminescente di cui si nutrono. Esperimenti in cui i pesci sono stati alimentati con un ostracode correlato, Vargula hilgendorfii, hanno dimostrato l'assorbimento specifico della luciferasi negli organi bioluminescenti del pesce. Questo sistema di "cleptoproteine" consente a un organismo di utilizzare nuove proteine funzionali che non sono codificate nel suo genoma e fornisce un'alternativa evolutiva all'evoluzione molecolare basata sul DNA.

 

Materiali modificati da: https://advances.sciencemag.org/content/6/2/eaax4942?utm_campaign=toc_advances_2020-01-10&et_rid=17045989&et_cid=3159023

https://doi.org/10.1126/sciadv.aax4942

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