La straordinaria nuova scoperta delle foreste di E. verrucosa nel Mar Mediterraneo

È questo il primo studio quantitativo su una rara foresta monospecifica di Eunicella verrucosa e della sua notevole comunità associata.

 

La zona mesofotica altrimenti detta “twilight zone” rappresenta la nuova frontiera della subacquea e della ricerca scientifica. Un mondo completamente da scoprire, dove vivono specie che potrebbero rappresentare una delle risorse più importanti per far fronte ai problemi legati al riscaldamento globale e all'eccessivo sfruttamento della fascia marina più in superficie.

Conoscere l’abbondanza e la distribuzione delle specie tipiche di queste profondità rappresenta un passo fondamentale nella ricerca delle migliori soluzioni agli attuali problemi.

Uno degli studi più interessanti in merito, pubblicato nell’ Open Access Journal Diversity , è quello di Giovanni Chimienti: Vulnerable Forests of the Pink Sea Fan Eunicella verrucosa in the Mediterranean Sea.

 

Abbiamo chiesto a Giovanni di aiutarci a riassumere i punti salienti dello studio.

 

D. Potresti descriverci la zona mesofotica?

R. Per definizione la zona mesofotica, o “twilight zone” , è quella parte del fondo marino che va fino al limite di presenza delle alghe, dove penetra meno dell’1% della luce, indicativamente tra 50 e 200 m profondità.

 

D. Quali sono gli habitat più importanti del mesofotico?

R. Gli habitat dei coralli svolgono un ruolo strutturale fondamentale nel Mar Mediterraneo, creando alcuni degli ambienti più ricchi e diversi conosciuti del mesofotico. Questi habitat sono di primaria importanza per la conservazione marina ma spesso non è possibile applicare adeguate iniziative di protezione a causa della mancanza di informazioni sulla presenza e distribuzione delle specie strutturali chiave.

 

D. Quali sono le specie chiave di questo habitat?

R. Fra le principali quelle appartenenti all'ordine Alcyonacea che comprende i cosiddetti gorgonacei, cioè gli ottocoralli caratterizzati da un asse duro ma flessibile a base della proteina gorgonina. Il Mar Mediterraneo ospita 24 specie note di gorgonie, alcune conosciute come “ventagli di mare” o "fruste di mare" a seconda della forma della colonia. Le foreste di gorgonie contribuiscono notevolmente al paesaggio marino del Mediterraneo, fornendo biomassa, complessità strutturale e valore estetico alle comunità sublitorali, oltre a sostenere una ricca biodiversità associata.

 

D. Una delle gorgonie meno conosciute dai subacquei, soprattutto per la sua distribuzione a elevate profondità è Eunicella verrucosa. Cosa sappiamo su questo gorgonaceo e sulla sua distribuzione?

R. La gorgonia rosa Eunicella verrucosa è una specie atlantico-mediterranea presente nell'Atlantico orientale, dalla Scozia all'Angola e nel Mar Mediterraneo. È una specie di acque temperate/fredde che si trova da 2 a 60 m di profondità nell'Oceano Atlantico, dove rappresenta una specie di notevole interesse conservazionistico. Nel Mar Mediterraneo, E. verrucosa è stata elencata come "quasi minacciata" nella Lista rossa dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ed è stata segnalata da 20 a 200 m di profondità.

Il quadro generale sulla distribuzione di E. verrucosa nel Mar Mediterraneo ha rivelato molte nuove presenze, sebbene siano ancora poco conosciute vere e proprie foreste di questa gorgonia. Questo studio rappresenta il primo studio quantitativo su una rara foresta monospecifica di E. verrucosa e della sua notevole comunità associata. 

 

D. Puoi darci qualche altra informazione su E. verrucosa, frutto della tua ricerca

R. Sebbene le conoscenze sulla zona mesofotica mediterranea siano scarse e la distribuzione di E. verrucosa rimanga ancora poco chiara, i dati recenti hanno dimostrato che la specie è presente per lo più al di sotto di 35 m di profondità. Riscontri della sua presenza a profondità inferiori sono rari e molto probabilmente dovuti a condizioni di scarsa illuminazione (ad es. torbidità dell'acqua, presenza di rocce e strapiombi), in presenza di acque abbastanza fredde. In particolare, E. verrucosa è stata trovata nel Mar di Alboran, nel Mar delle Baleari e nel Mar Ligure, con pochi altri record lungo le coste di Tunisia, Italia, Croazia e Grecia. Tutte queste segnalazioni si riferiscono alla presenza di una o poche colonie isolate, a volte come parte di una foresta di coralli misti (ad esempio con altre gorgonie o con coralli neri), mentre in letteratura non sono presenti dati sulle foreste mediterranee di E. verrucosa. L'unica popolazione indagata in questo bacino si trova al largo di Marsiglia, nel Golfo del Leone (Mar Baleari), dove sono state monitorate 73 colonie distribuite in nove siti.

La mia ricerca riferisce su: (1) La straordinaria nuova scoperta delle foreste di E. verrucosa nel Mar Mediterraneo, (2) una panoramica della distribuzione attualmente conosciuta della specie nel bacino e (3) una prima visione della biodiversità associata a queste foreste di coralli.

 

D. Quale pensi sia il contributo dei dati raccolti dai subacquei  con protocolli di Citizen Science come quello di Reef Check Italia, che al suo interno comprende tutte le principali specie di gorgonie del Mediterraneo, inclusa E. verrucosa?

R. I progetti di scienza dei cittadini basati su protocolli efficaci e condivisi possono rappresentare una promettente fonte di informazioni aggiuntive sulla distribuzione di specie cospicue, in particolare nel caso di taxa iconici come gli alcyonacei. Questo è anche il caso della gorgonia rosa, E. verrucosa, che viene considerata una gorgonia rara o poco usuale nel Mar Mediterraneo. Per questo lavoro, ad esempio, i dati raccolti nell'ambito dei monitoraggi di Reef Check Italia hanno fornito un importante contributo per avere un quadro più chiaro possibile sulla distribuzione di questa specie in Mediterraneo.

 

D. Quali soluzioni proponi al fine di preservare questo importante habitat?

R. L'esplorazione della zona mesofotica è fondamentale per identificare habitat particolari come le foreste di corallo al fine di progettare adeguate strategie di protezione su scala di bacino, con l'obiettivo di raggiungere una rete di aree protette e garantire la connettività tra queste popolazioni.

Considerando la sua accessibilità e la presenza di specie ad alto valore commerciale, questo habitat unico e vulnerabile dovrebbe essere incluso nelle strategie di conservazione volte a preservare la sua integrità e la sua biodiversità dalle attuali e potenziali minacce antropogeniche.

Esempi di iniziative efficaci per preservare le foreste di E. verrucosa e altri ecosistemi marini vulnerabili possono essere l'istituzione di Aree marine protette, Aree in cui la pesca viene regolamentata e, nelle acque europee, l'individuazione di siti di importanza comunitaria. 

 

Chimienti, G. Vulnerable Forests of the Pink Sea Fan Eunicella verrucosa in the Mediterranean Sea. Diversity 2020, 12, 176.

Foto di Maurizio Delfini

 

Scrivi commento

Commenti: 0