Come possiamo contribuire allo studio della biodiversità marina attraverso i social network: il caso del verme di fuoco

Mentre nuotiamo, facciamo snorkeling o ci immergiamo in mare potremmo incontrare creature meravigliose e magari avere il privilegio di osservare qualche specie rara o di assistere ad un particolare comportamento alimentare o riproduttivo. Ma avevi mai pensato che le nostre osservazioni potrebbero essere utili a chi studia la biodiversità marina? 

Oggi, grazie alle tecnologie emergenti, come gli smartphone ed i social network, è davvero facile condividere messaggi o immagini; ed è anche molto divertente!

Spesso i biologi marini chiedono ai cittadini di inviare le loro foto o le loro osservazioni sugli organismi marini nell'ambito di un progetto scientifico che ha come scopo la raccolta di informazioni su una o più specie. In tal caso, si parla di ‘scienza dei cittadini’ o citizen science e i dati ottenuti possono essere utilizzati ad esempio per tracciare mappe di distribuzione delle specie oggetto della ricerca.

Ma cosa c’entra il verme di fuoco con la citizen science?

Immergendomi negli splendidi fondali dell’isola di Lastovo, in Croazia, ho notato diversi esemplari mutilati di stelle marine, tra cui Ophidiaster ophidianus, una specie protetta, conducendo altre immersioni in svariate località croate, ho accertato che Il temibile predatore delle stelle di mare è il vermocane o verme di fuoco, Hermodice carunculata.

Variopinto, velenoso, vorace: questi i termini che meglio descrivono il verme di fuoco. Al contrario di tante specie di policheti caratterizzate da colori pochi vistosi, il verme di fuoco è appariscente per via del colore rosso, dei riflessi iridescenti e delle notevoli dimensioni (fino a 30 cm di lunghezza!).

Guai a toccare i vermi di fuoco! I ciuffi bianchi che adornano il corpo del polichete sono composti da sottili strutture dette chete che contengono tossine. Analogamente al ‘corallo di fuoco’, Il nome ‘verme di fuoco’ deriva proprio dal dolore e dalla sensazione di bruciore che si provano quando si viene a contatto con le chete.

Questo però non deve spaventarci: i vivaci colori del vermocane ci permettono di avvistarlo subito e quindi di stargli alla larga!

La specie sembra essere in aumento lungo le nostre coste. Il riscaldamento globale tende a favorire la diffusione del verme di fuoco nel mar Mediterraneo. Inoltre, vista la scarsa appetibilità, il verme teme pochissimi predatori e non viene impiegato nemmeno dai pescatori per innescare gli ami.

Dopo le prime osservazioni, assieme al prof. Carlo Cerrano dell’Università Politecnica delle Marche e alla Dottoressa Maja Krželj dell’Università di Spalato, abbiamo ideato e sperimentato una nuova strategia per ottenere segnalazioni sul vermocane e sulle sue prede nelle acque della Croazia, basandoci principalmente sull'utilizzo di una fan page su Facebook, quale mezzo ideale per interagire con i cittadini, per ottenere dati e per fornire in cambio informazioni sulla biodiversità marina.

 

Lo studio ha messo in evidenza che Hermodice carunculata, comune nelle zone meridionali della Croazia, si sta diffondendo anche lungo le coste centrali e settentrionali. Inoltre, i centri subacquei presenti nel settentrione del Paese sono stati informati della rapida espansione della specie verso nord e potrebbero fornire nuove segnalazioni, agendo come delle ‘sentinelle’ e giocando un ruolo decisivo nel monitoraggio di questo organismo.

 

Infine, un questionario è stato somministrato online per conoscere meglio la fascia di pubblico maggiormente interessata a contribuire a progetti di citizen science. I risultati del questionario saranno utili per personalizzare l’interazione tra scienza e cittadino, offrendo esperienze sempre più mirate a soddisfare la curiosità degli appassionati dell’ambiente marino.

 

Un ringraziamento particolare va a tutti i cittadini che hanno fornito il loro contributo alla realizzazione di questo studio.

 

Cristina Gioia Di Camillo

Department of Life and Environmental Sciences, Polytechnic University of Marche, 60131 Ancona, Italy

 

Krželj, M.; Cerrano, C.; Di Camillo, C.G. Enhancing Diversity Knowledge through Marine Citizen Science and Social Platforms: The Case of Hermodice carunculata (Annelida, Polycheta). Diversity 2020, 12, 311. https://www.mdpi.com/796314

https://www.facebook.com/AmbienteMarino/posts/2882887451816434

 

 

Scrivi commento

Commenti: 0