Un terrificante robot può contrastare i pesci zanzara invasivi

Un esperimento di laboratorio mostra come la paura possa rendere meno dannose alcune specie invasive.

Originario di parti degli Stati Uniti occidentali e sudorientali, il pesce zanzara (Gambusia spp.) è stato introdotto negli ecosistemi di acqua dolce di tutto il mondo nel secolo scorso nel tentativo temerario di controllare la malaria. Ma invece di mangiare larve di zanzara, che trasmettono la malaria, i pesci zanzara per lo più divorano le uova e rosicchiano le code di pesci e anfibi nativi, rendendoli, secondo l'UICN, una delle specie invasive più distruttive del mondo. Gli sforzi per combattere il pesce zanzara e molte altre specie invasive introdotte, di solito si basano su uccisioni di massa con trappole, veleni o altri metodi grossolani. Per la maggior parte delle specie invasive considerate problematiche, questo non funziona e spesso può danneggiare anche le specie autoctone. Il problema non è necessariamente la presenza di pesci zanzara in questi ecosistemi ma il loro comportamento sfrenato reso possibile dalla mancanza di predatori. Mentre la predazione impedisce al numero di prede di aumentare, semplicemente la paura dei predatori può influenzare il comportamento delle prede a cascata in tutto l'ecosistema.

Liberi dai predatori i pesci zanzara dilagano, sconvolgendo gli ecosistemi più semplici. Per tenere sotto controllo il pesce problematico, gli scienziati stanno cercando di infondere la paura nel cuore di questi nuotatori con uno strumento ad alta tecnologia: i robot.

Nello studio Ecology of fear in highly invasive fish revealed by robots pubblicato su iScience: in un esperimento di laboratorio, un pesce robotico progettato per imitare uno dei predatori naturali del pesce zanzara ha aumentato la paura e le risposte allo stress nei pesci zanzara, compromettendone la sopravvivenza e la riproduzione.

 Sebbene i robofish non saranno schierati in natura in tempi brevi, la ricerca evidenzia che esistono "modi più creativi per prevenire comportamenti indesiderati di una specie" piuttosto che semplicemente ucciderla.

 

Materiali modificati da: G. Polverino et al. Ecology of fear in highly invasive fish revealed by robots. iScience. Published online December 16, 2021. doi: 10.1016/j.isci.2021.103529.

Photo Credit: Scientists designed a robotic fish (left) after largemouth bass, a natural predator of mosquito fish (right). Laboratory experiments show that the robotic fish induces fear that leads to behavioral, body and reproductive changes in the mosquito fish. Giovanni Polverino

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