“I LOVE DAIVING”

Una nuova minaccia antropica per le scogliere coralline: i writers

 

 

Che l’attività subacquea rappresenti un rischio per le comunità di coralli è un dato ampiamente documentato in letteratura. Molti studi hanno analizzato il comportamento dei subacquei in immersione e i risultati scientifici dimostrano come, direttamente o indirettamente, il subacqueo sia responsabile di danni sia ai singoli coralli sia alla scogliera in toto.

Spesso i subacquei sono inconsapevoli delle conseguenze legate ai loro comportamenti. In genere perché è difficile rendersi conto che un singolo danno, fatto da un solo subacqueo, possa rappresentare un rischio così importante.

 

Se si considera però che, nello stesso sito, sono innumerevoli i subacquei che si immergono quotidianamente, il danno fatto da una singola persona adesso, se commesso nel tempo da tante altre persone, può rappresentare una grave minaccia nel lungo termine.

Se possiamo in parte giustificare certi comportamenti, legati alla sopravvivenza quotidiana delle popolazioni locali,  questi sono  invece inaccettabili da parte di persone che visitano un reef per puro scopo di piacere.

È questo il caso documentato dalla foto, in cui un graffitaro ha trovato l’ispirazione giusta per mostrare il grado di ignoranza che può contraddistinguere un certo tipo di subacquei.

Un corallo imbrattato con una scritta “ I LOVE DAIVING”.

A parte l’errore, che assolve tutti i madre lingua da questa responsabilità, imbrattare muri cittadini è già di per sé un reato, ma il danno arrecato può spesso essere risolto anche semplicemente imponendo al colpevole di ripulire il luogo oggetto del vandalismo. Scrivendo "I love daiving" su un corallo il danno non è altrettanto rimediabile. Un corallo di forma massiva può crescere mediamente un centimetro all'anno, quindi strutture come quella oggetto dell’aggressione, lunga  diversi metri, sono vecchie centinaia di anni.

Fortunatamente possiamo considerare questa un'eccezione, gran parte dei subacquei si immerge con passione e rispetto per l'ambiente, alcuni con un’acquisita consapevolezza che li porta a offrire il loro contributo alla conservazione di ecosistemi marini in pericolo tramite i diversi protocolli di Citizen Science oggi disponibili.

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