Scoperte due nuove specie di spugne perforanti

Uno studio di un team internazionale, su spugne perforanti, dimostra che l'integrazione di marcatori morfologici e molecolari è attualmente essenziale per il riconoscimento della variabilità inter e intraspecifica, nonché per distinguere le specie.

Le spugne sono spesso difficili da identificare e la caratterizzazione delle specie comporta analisi di laboratorio che rappresentano uno sforzo relativamente importante. Questa situazione ha spesso comportato il raggruppamento accidentale di specie morfologicamente simili, ma in realtà diverse, sotto un unico nome, creando così complessi di specie criptiche. Il problema può essere più complesso per alcune spugne perforatrici che sono tassonomicamente impegnative e che sono state spesso identificate in modo errato o incompleto, portando a complessi di specie irrisolti.

Tre diverse specie di spugne perforatrici che erano state precedentemente segnalate come C. mucronata sono state identificate e descritte nello studio Delimiting boundaries between species: excavating sponges close to Cliona mucronata (Demospongiae), pubblicato sulla rivista Systematics and Biodiversity.

“Il presente studio” afferma Barbara Calcinai, Università Politecnica delle Marche, co-autrice dello studio, “ha confermato che il concetto della specie Cliona mucronata rappresentava in realtà un complesso di specie che ne comprende almeno tre, due delle quali nuove. L'approccio integrativo con dati morfologici, molecolari e biogeografici ha rivelato una distribuzione spazialmente separata delle specie e ha permesso il riconoscimento di entità tassonomiche separate”.

Cristian Pacheco ricercatore presso Instituto de Ciencias del Mar y Limnología all’Universidad Nacional Autonome de Mexico sottolinea “Data l’importanza ecologica delle spugne perforatrici, è necessaria una chiara loro identificazione per comprendere le dinamiche delle scogliere coralline che sono particolarmente vulnerabili all'impatto dei cambiamenti climatici. La collaborazione tra laboratori è importante come unico modo per risolvere problemi tassonomici come questo, con specie ampiamente distribuite in tutto il mondo. La ricerca riunisce gli sforzi fatti da ricercatori Italiani, del Costa Rica, Messico e Australia per poter quantificare la variabilità morfologica e molecolare che ha permesso di distinguere le specie.

Il presente studio respinge l’ipotesi di una distribuzione circumtropicale di C. mucronata e propone che anche altre specie di spugne perforatrici con un'ampia distribuzione in diversi oceani debbano essere attentamente riviste.

 

 

Foto titolo: Spugna Clionide fotografata in una scogliera frangiflutti del Mar Adriatico

Foto testo: Variazione di spicole (elementi scheletrici delle spugne). A. Cliona mucronata, Oceano Indiano; B. Cliona mariae, Oceano Pacífico; F. Cliona yorkin, Mar dei Caraibi.

 

Cristian Pacheco, José Luis Carballo, José Antonio Cruz-Barraza, Christine Hanna Lydia Schönberg & Barbara Calcinai (2020) Delimiting boundaries between species: excavating sponges close to Cliona mucronata (Demospongiae), Systematics and Biodiversity, DOI: 10.1080/14772000.2020.1776785

 

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