Cerchi misteriosi

I progressi nella tecnologia del tracciamento dei singoli animali per mezzo di tag, denominato biologging, hanno permesso la ricostruzione in 3D con stima dei movimenti di animali marini su scale spazio-temporali di metri e secondi. 

“Similar circling movements observed across marine megafauna taxa” rivela che gli squali (Galeocerdo cuvier, Rhincodon typus), le tartarughe marine (Chelonia mydas), i pinguini (Aptenodytes patagonicus) e i mammiferi marini (Arctocephalus gazella, Ziphius cavirostris), a volte nuotano in circolo o a spirale, un comportamento che potrebbe servire a diversi scopi simili tra i diversi taxa, tra cui il foraggiamento, le interazioni sociali e la navigazione.

Secondo I ricercatori gli squali tigre (Galeocerdo cuvier), quando si muovono in cerchio durante la fase di discesa in profondità, probabilmente volteggiano in cerca di prede. Altri hanno scoperto che le megattere creano trappole mortali circolari di bolle all’interno delle quali resta intrappolata la preda. Alcune acrobazie sono però più misteriose.

Nel caso di una tartaruga marina verde, osservata mentre girava costantemente, senza affondi o giri laterali esplorativi, i ricercatori dubitano che l'animale stesse cercando cibo. Il volteggio potrebbe aver avuto a che fare con l'ottenere una buona lettura su un luogo importante, forse controllando il campo geomagnetico. Da notare che anche i sottomarini girano in cerchio mentre acquisiscono dati geomagnetici.

Uno dei percorsi più sconcertanti descritti nel nuovo articolo riguarda uno zifio (Ziphius cavirostris) durante la risalita da un'immersione profonda. Il suo percorso si snodava in una linea relativamente retta dalle profondità fino a circa 640 metri dalla superficie. Poi lo zifio ha iniziato a salire a spirale in ampie volute.

Diverse le spiegazioni possibili; secondo alcuni le balene che si tuffano in profondità potrebbero rischiare di andare incontro a malattia da decompressione se risalgono verso l'alto troppo velocemente. Una risalita più lenta, circolare, potrebbe ridurre questo rischio.

Un’altra ipotesi suggerisce che sfuggire alle orche è molto importante in questi viaggi verso l'alto. Un percorso rettilineo può portare lo zifio a un chilometro (orizzontalmente) dal suo punto di partenza nelle profondità. Quindi le spirali potrebbero consentire all'animale di coprire la distanza verso l'alto e iniziare a cercare i suoi compagni senza spostarsi così lontano.

I pinguini reali (Aptenodytes patagonicus) invece nuotano in cerchio vicino alla superficie. Girando in tondo piuttosto lentamente, potrebbero semplicemente lisciarsi le piume, un compito vitale per mantenere l'isolamento in acqua. Se i pinguini girano velocemente, l'attività muscolare potrebbe aiutarli a far scorrere il sangue e a riscaldarsi. In questo caso è possibile il confronto con gli umani all'aperto, quando battono i piedi per riscaldarsi in una giornata invernale, magari anche girando intorno a se stessi.

 

 

Materiali modificati da: https://www.sciencenews.org/article/sea-turtles-penguins-sharks-why-swim-circles-biology

https://www.cell.com/iscience/fulltext/S2589-0042(21)00189-9#secsectitle0030

Scrivi commento

Commenti: 0