I coralli molli

Regno:Animalia

Phylum: Cnidaria

Classe: Anthozoa

Sottoclasse: Ottocoralli - Alcyonaria

Ordine: Alcyonacea

 

Principali Famiglie - Clavulariidae, Alcyoniidae, Nephtheidae, Xeniidae, Briareidae, Gorgoniidae

Generi:

Clavulariidae - Clavularia

Alcyoniidae - Sarcophyton, Lobophytum, Sinularia, Alcyonium, Cladiella

Nephtheidae - Nephthea, Lithophyton

Xeniidae - Xenia, Cespitularia, Anthelia

 

Briareidae - Briarerum


I coralli molli sono ottocoralli appartenenti all’ordine degli Alcionacei. Differiscono dai madreporari, costruttori del reef, per la composizione del loro scheletro e la presenza di otto tentacoli pinnati, cioè con rami laterali piumati, che circondano la cavità orale e da cui prendono il nome. Lo scheletro è costituito da una matrice organica, nella quale sono incorporate spicole di carbonato di calcio che, in alcuni casi, possono essere in numero sufficiente per dare un loro cospicuo contributo alla costruzione del reef. 


La presenza di questi cristalli di carbonato di calcio risulta essere un deterrente per eventuali predatori (Griffith, J.K. 1994), le spicole vengono inoltre utilizzate ai fini della classificazione delle specie. Lo scheletro degli ottocoralli è interno ed è una parte integrale del tessuto, a differenza di quello dei madreporari che è invece sempre esterno.

 

Un’altra differenza rispetto ai coralli duri consiste nella loro capacità di proliferare anche in acque con molti nutrienti e scarsa intensità luminosa. Molti di essi comunque sono muniti di zooxantelle da cui traggono una consistente quantità di sostanze nutrienti, ma la loro alimentazione è costituita per gran parte da zoo/fitoplancton. Le loro nematocisti, anche se meno potenti di quelle dei coralli duri, consentono la cattura delle forme planctoniche di più piccole dimensioni come molluschi, crostacei o le stesse larve.

La maggior parte di questi coralli sono costituiti da un singolo tipo di polipi chiamati autozooidi. Alcuni coralli molli dell’Indo-Pacifico hanno anche un secondo tipo di polipi chiamati sifonozooidi, essi hanno il compito di irrigare la colonia, sono queste le forme solitamente a maggiori dimensioni.

 

Molti coralli molli hanno sessi separati, ma esistono anche diverse forme ermafrodite. In prevalenza emettono i loro gameti, spermi e uova, in modo sincrono. Il loro incontro darà luogo allo sviluppo di una larva planctonica, la planula, che potrà rimanere nel plancton anche per settimane finché non troverà un luogo adatto per l’insediamento.


Alcune forme possono incubare le loro uova che, una volta fecondate, si sviluppano in planule all’interno del corpo materno.

La riproduzione asessuale è molto comune fra i coralli molli e viene recentemente sfruttata anche per il loro allevamento ai fini di una raccolta destinata al mercato degli acquari marini tropicali (Boyer/ Rossi, 2004).

 

Molte specie, in particolare quelle dei generi Sarcophyton, Lobophytum, Sinularia, e Cladiella, sono molto resistenti e quindi riescono a colonizzare anche aree del reef marginali. Esse sono in grado di proteggersi da condizioni ambientali estreme ritraendo i loro tentacoli nelle cavità del corpo e restringendo la massa corporea espellendo acqua.


Famiglia ALCYONIDAE

 

Genere Sarcophyton: Vengono chiamati comunemente coralli fungo cuoiosi. Le colonie presentano infatti un aspetto simile a funghi di diametro superiore anche ai 50 cm. Hanno margini ripiegati con le pieghe aperte e non fuse assieme. La superficie è rivestita da numerosissimi polipi di dimensioni molto piccole. Fra i polipi più grandi deputati all’alimentazione (autozooidi) sono presenti polipi di dimensioni più piccole (sifonozooidi) che hanno lo scopo di irrigare la colonia. Quando i polipi sono retratti l’aspetto della colonia è tipicamente cuoioso, a polipi distesi essa appare invece di consistenza soffice. Un rivestimento a base di muco, di cui la colonia si libera attraverso il movimento delle correnti, libera la superficie dalle sostanze di rifiuto. 


Genere Lobophytum: Superficie piatta circolare o irregolare con numerose pieghe che si irradiano dal centro formando numerose creste irregolari. Hanno entrambi i tipi di polipi (autozooidi e sifonozooidi) che possono presentarsi sia in forma distesa oppure ritrarsi all’interno della mesoglea comune facendo aassumere alla colonia un aspetto cuoioso.


Genere Sinularia: Si tratta di un genere costituito da oltre un centinaio di specie spesso difficilmente distinguibili da altri Alcyoniidae. Possono avere un aspetto carnoso oppure essere sottili, ramificate oppure semplicemente incrostanti con lobi sollevati. Le forme digitate hanno un gambo eretto con molti lobi a forma di dita contenenti numerosi polipi.


Il loro riconoscimento può essere quindi molto difficile anche se tutte le specie vengono accomunate dalla presenza alla base della colonia di spicole molto robuste. 

 

Famiglia ClLAVULARIDAE

 

 

 

Genere Clavularia: Presenta grandi polipi attaccati ad uno stolone comune. I tentacoli di colore verde hanno pinnule lunghe e cospicue poco urticanti, la parte orale è invece di colore giallo. La colonia è composta da molti polipi comunicanti fra loro attraverso una matrice comune. L’aspetto è quello di un tappeto erboso. Contiene zooxantelle simbionti. 


Famiglia NEPHTEIDAE

 

Genere Dendronephtia: Le specie appartenenti a questo genere sono particolarmente apprezzate per i loro sfavillanti colori, che possono variare dal rosso al giallo e al rosa e violaceo. Hanno strutture ramificate a forma di alberelli o cespugliose. Dendronephthya si presenta spinosa al tatto a causa dei numerosi scleriti che circondano i polipi. Il corpo translucido evidenzia i numerosi scleriti che ne rappresentano la componente scheletrica. Il genere Dendronephthya comprende oltre 250 specie.


Genere Lithophyton: Colonie cespugliose o a forma di albero con un lungo fusto totalmente privo di polipi. I polipi di un unico tipo, autozooidi, possono essere estesi sia di giorno che di notte. I polipi non sono retrattili, quando si sgonfiano lasciano delle caratteristiche protuberanze verrucose sul gambo.

 

 

Genere Nephthea: A causa della loro somiglianza vengono anche chiamati coralli ‘broccoli’. Presentano un tipo di polipi non retrattili raggruppati in cima ai rami. Le zooxantelle di cui sono muniti contribuiscono notevolmente alla loro alimentazione attraverso i prodotti della fotosintesi.


Famiglia XENIDAE

 

Genere Xenia: La caratteristica di questo genere che rimane più impressa è legato alla pulsazione ritmica che tutti i polipi della colonia eseguono in sincronia, aprendo e chiudendo continuamente i calici, quasi come se stessero danzando. La cosa più strana è che questo movimento non contribuisce più di tanto all’alimentazione. I polipi di Xenia contengono infatti numerose zooxantelle che colorano i tentacoli di un marrone scuro. In realtà non tutte le forme sono caratterizzate da un’elevata presenza di alghe simbionti perché quelle che vivono a minori profondità devono la loro colorazione scura alla presenza di pigmenti elaborati allo scopo di proteggersi dalle radiazioni solari UV nocive.


 

 

Riferimenti

 

Rupert - Barnes - 1997. Zoologia Gli Invertebrati, Ed. Italiana.

 

Benahayu, Y. 1991. Reproduction and developmental pathways of Red Sea Xeniidae (Octocorallia, Alcyonacea). Hydrobiologia, v 216-217:125-130.

 

Gosliner, Terrence M., David W. Behrens and Gary C. Williams. 1996. Coral Reef Animals of the Indo-Pacific. Sea Challengers.

 

Griffith, J.K. 1994. Predation of soft corals (Octocorallia: Alcyonacea) on the Great Barrier Reef, Australia. Aust. J. of Mar. and Freshwater Research, v. 45, n. 7:1281-1284. Hunt, Philip. 1994. Soft is beautiful. TFH 10/94.

 

The Culture of Soft Corals (Order: Alcyonacea) for the Marine Aquarium Trade

Simon Ellis, Larry Sharron

 

CTSA Publication No. 137