Uno studio dell'Università del Queensland e Deakin University ha identificato nei predatori la forza che modella le relazioni reciprocamente vantaggiose tra specie come il pesce pagliaccio e gli anemoni. l biologi hanno dichiarato che la ricerca mirava a comprendere l'origine di tali rapporti, noti come mutualismi interspecifici, estremamente comuni in natura.
I pesci pagliaccio e gli anemoni sono un importante esempio di questo tipo di relazione che risulta molto vantaggiosa per entrambe le specie. I pesci pagliaccio si sono evoluti per resistere alle punture dell'anemone, essi vivono dentro e intorno agli anemoni, aiutando a scacciare i predatori dell'anemone e fornendogli cibo, mentre in cambio l'anemone fornisce protezione con i suoi tentacoli urticanti.
Il team ha scoperto che i mutualismi anemone-pesce pagliaccio si sono evoluti in almeno 55 occasioni in 16 famiglie di pesci negli ultimi 60 milioni di anni e che la dimensione corporea dell'adulto è associata allo stadio ontogenetico dei mutualismi anemonici: le specie più grandi si associano agli anemoni come giovanili, mentre le specie dal corpo più piccolo si uniscono con gli anemoni per tutta la vita. Gli studi, effettuati sul campo e in laboratorio, mostrano che i predatori prendono di mira prede più piccole, che i pesci più piccoli si associano di più con gli anemoni e che queste relazioni conferiscono protezione ai pesci piccoli. I risultati indicano che la predazione è probabilmente alla base dell'evoluzione convergente ricorrente dei mutualismi anemone-pesce pagliaccio e suggerisce che processi ecologici simili potrebbero aver selezionato la convergenza nelle interazioni interspecifiche in altri cladi animali.
Materiali modificati da: https://www.uq.edu.au/news/node/122831
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