Vitrificazione e riscaldamento laser delle larve di corallo per salvare le barriere coralline

L'incidenza di eventi di sbiancamento dei coralli, con conseguente perdita della funzione dell'ecosistema e della biodiversità delle barriere coralline è in continuo aumento. I cambiamenti climatici e l’inquinamento, che vedono le attività antropiche come principale causa, stanno accelerando il degrado delle barriere coralline ovunque nel mondo. 

È sempre più urgente la necessità di studiare strumenti innovativi di ripristino di tali ecosistemi.

Una delle tecniche di ripristino che potrebbe garantire che la biodiversità genetica delle scogliere coralline non vada irrimediabilmente perduta si basa sulla crioconservazione delle larve di corallo, un processo di laboratorio attraverso cui le larve vengono conservate a bassissime temperature.

In occasione del suo recente lavoro: Supplementation of exogenous lipids via liposomes improves coral larvae settlement post-cryopreservation and nano-laser warming, pubblicato su Cryobiology, abbiamo chiesto all’autore Luca Cirino di raccontare a Scubamonitor i risultati di questa importante ricerca.

Luca è uno dei tanti giovani che dopo aver conseguito la laurea in biologia marina ha deciso di andare all’estero e cogliere l’opportunità di produrre una ricerca all’avanguardia e vedere soddisfatte tutte le ambizioni di ogni giovane ricercatore. Questa opportunità gli è stata offerta dall’Università Nazionale Sun Yat-sen di Taiwan. 

Innanzitutto puoi raccontarci qualcosa su questa tua esperienza a Taiwan?

Mi trasferisco a Taiwan nel 2019 per conseguire un dottorato di ricerca offertomi dal Prof. Chiahsin Lin, un luminare della crioconservazione dei coralli. Taiwan è una piccola isola a metà tra le Filippine e il Giappone, l’antica cultura e gli innumerevoli paesaggi naturali incontaminati di questo paese hanno positivamente influenzato le mie ricerche.

Qui da noi poco si conosce della biodiversità delle scogliere coralline di Taiwan, potresti descriverci le caratteristiche di questo ecosistema e qual è attualmente il suo stato di conservazione?

La singolare combinazione di fattori geografici, oceanografici, e atmosferici dell’isola di Taiwan ha permesso lo sviluppo di rigogliose e diversificate scogliere coralline. Il gradiente latitudinale dell’isola crea ecosistemi favorevoli per l’insediamento di molteplici sottoclassi di Antozoi, ed è un responsabile della peculiare biodiversità del luogo. Sfortunatamente, lo stato di salute di queste scogliere coralline è minacciato da eventi di bleaching che crescono di intensità ogni anno.

 

Veniamo al tuo recente lavoro, hai utilizzato la tecnica di criopreservazione denominata vitrificazione, in cosa consiste tale processo?

La vitrificazione, come alternativa al congelamento "lento", basa il suo principio sul fatto che l'acqua non fa in tempo a formare cristalli di ghiaccio, grazie all'estrema viscosità cellulare ottenuta ricorrendo ad agenti crioprotettivi e all'alta velocità di abbassamento della temperatura.  Negli ultimi anni, la vitrificazione e il riscaldamento laser dei propaguli di corallo hanno dato risultati molto promettenti.

Quale ruolo hanno i lipidi nel processo di crioconservazione?

Durante la crioconservazione, le membrane cellulari subiscono sostanziali riconfigurazioni che possono influire sulla loro integrità. L'arricchimento dei grassi può alterare le proprietà fisiche delle membrane cellulari e migliorare la resistenza alle basse temperature.

Quali sono stati gli obiettivi di questo studio?

Lo scopo di questo studio era di determinare se l'integrazione di lipidi esogeni utilizzando liposomi avrebbe potuto migliorare la crio-sopravvivenza e l'ulteriore sviluppo delle larve dei coralli Seriatopora caliendrum e Pocillopora verrucosa vitrificate e riscaldate da un raggio laser.

Quali sono stati i risultati?

Il nostro studio ha dimostrato che l'integrazione di lipidi esogeni con liposomi aumenta la criotolleranza delle larve di corallo e migliora i risultati della crioconservazione. L'arricchimento lipidico può svolgere un ruolo chiave nei propaguli dei coralli crioconservati e nello sviluppo dei propaguli dopo lo scongelamento. Questa tecnologia consentirà il biobanking delle larve di corallo  garantendo la conservazione della biodiversità, inoltre potrebbe diventare un prezioso strumento per aiutare a ripristinare gli habitat naturali delle scogliere coralline degradate.

 Grazie Luca per queste preziose informazioni, ti facciamo i nostri migliori auguri per il tuo futuro di ricercatore.

 

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