Terpios hoshinota, Chalinula nematifera, Clathria (Microciona) aceratoobtusa le spugne che uccidono i coralli

Le scogliere coralline sono in pericolo ovunque nel pianeta. Varie sono le cause responsabili del loro degrado, fra queste stanno recentemente avendo sempre più risalto le interazioni fra spugne e coralli. In particolare stanno aumentando in maniera allarmante segnalazioni di spugne incrostanti che uccidono i coralli. 

Abbiamo chiesto a Barbara Calcinai, docente di biodiversità degli animali marini presso l’Università Politecnica delle Marche, autrice di numerosi pubblicazioni sulla biodiversità e tassonomia dei poriferi, le principali implicazioni di questo tipo di fenomeno.

 

Quali sono le spugne principalmente responsabili dell’uccisione dei coralli costruttori dei reef tropicali?

Le spugne maggiormente coinvolte in questo fenomeno sono Terpios hoshinota Rützler & Muzik, 1993 e Chalinula nematifera (de Laubenfels, 1954), quest’ultima documentata insieme a ricercatori di Reef Check Italia nel Nord Sulawesi (Indonesia). Il mio studio più recente descrive una sottile spugna rossa, incrostante, Clathria (Microciona) aceratoobtusa (Carter, 1887), una specie invasiva che crea focolai deleteri sulle barriere coralline indiane, nel Golfo di Mannar, e che avevamo già segnalato anni fa in Yemen 

Esistono coralli che sono più predisposti di altri verso questo tipo di infezione?

Direi di no. Nella zona di Mannar la spugna Clathria (Microciona) aceratoobtusa sovrasta e uccide localmente coralli appartenenti a generi come Porites, Acropora, Montipora, Favia; ma abbiamo osservato che le colonie di Turbinaria erano il substrato preferito dalla spugna. Per quanto riguarda invece Chalinula nematifera, un’appariscente spugna viola striata di bianco, l’unico studio presente in letteratura prima del nostro, riportava che, con ogni probabilità, questa spugna preferisse coralli ramificati, ma secondo la nostra esperienza non c’è alcuna selezione; la spugna è stata ritrovata su coralli di specie diverse e con svariate modalità di crescita, ramificati, incrostanti, massivi, fogliacei o mobili.  

Quali ritieni siano i fattori che maggiormente influenzino questo tipo di fenomeno?

Sebbene la crisi climatica sia stata descritta come un fattore determinante, altri fattori come l'inquinamento sembrano agevolare queste aggressioni. L'arricchimento di nutrienti non può essere escluso. Infine non va ignorato l’eccesso di pesca, come documentato da biologi dell'Università della Carolina del Nord. Un prelievo eccessivo di specie che mangiano spugne, come pesci angelo e pesci pappagallo ha favorito il controllo della barriera corallina da parte di specie di spugne a rapida crescita. Le spugne sono ora dominanti in diverse scogliere coralline caraibiche.

Cosa sappiamo delle modalità con cui avviene l’invasione del corallo e delle relative conseguenze?   

Nello studio su Chalinula abbiamo documentato aree morte di corallo, lungo il margine di contatto con la spugna, che suggeriscono la produzione di sostanze chimiche da parte della spugna, dannose per il tessuto corallino, come dimostrato in altri studi. I composti chimici potrebbero entrare in contatto con i tessuti dei coralli attraverso il rilascio di una secrezione mucosa. È stato riferito che Terpios hoshinota, muore in seguito alla morte delle colonie di coralli ricoperte o, se non è disponibile nessun altro substrato di corallo vivo. Clathria (M.) aceratoobtusa cresce progressivamente sopra il corallo, poi scompare, lasciando dietro di sé il corallo morto. Sono comunque necessari ulteriori studi mirati per caratterizzare le dinamiche d’interazione tra le spugne e i coralli colpiti.  

Cosa auspichi che venga fatto per evitare questo specifico problema?

In generale, le spugne sono una componente chiave dei reef corallini. Il loro ruolo ecologico è ad oggi sottostimato. Le spugne in grado di contrastare la crescita dei coralli sono un aspetto emergente che richiede ulteriore attenzione. Considerando la preoccupazione globale per il declino della salute delle scogliere coralline, le comunità di spugne, delle scogliere coralline ecologicamente sensibili, dovrebbero essere monitorate con regolarità. È assolutamente necessario determinare il potenziale delle spugne perforanti e incrostanti di diventare più abbondanti in risposta alle mutevoli condizioni ambientali. 

 

 

 A. M. Ashok, B. Calcinai & J. K. P. Edward (2020) The coral-killing red sponge Clathria (Microciona) aceratoobtusa (Porifera: Demosponigiae) invades various coral communities of Gulf of Mannar Marine National Park, southeast India, The European Zoological Journal, 87:1, 1-11, DOI: 10.1080/24750263.2019.1708486

 G. Rossi, S. Montori, C. Cerrano & B. Calcinai (2015) The coral killing sponge Chalinula nematifera (Porifera: Haplosclerida) along the eastern coast of Sulawesi Island (Indonesia), Italian Journal of Zoology, 82:1, 143-148, DOI: 10.1080/11250003.2014.994046

 Sponge chemical defense on coral reefs Tse-Lynn Loh, Joseph R. Pawlik  Proceedings of the National Academy of Sciences Mar 2014, 111 (11) 4151-4156; DOI: 10.1073/pnas.1321626111

 

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